Tomás Downey è nato a Buenos Aires nel 1984. Sceneggiatore diplomato alla Escuela Nacional de Experimentación y Realización Cinematográfica, nel 2015 ha pubblicato il suo primo libro di racconti, Acá el tiempo es otra cosa, […]
Tomás Downey
Il posto dove muoiono gli uccelli
- Collana: gran vía original
- Titolo originale: El lugar donde mueren los pájaros
- Traduzione di: Olga Alessandra Barbato
- ISBN: 978-88-95492-55-1
- Pagine: 120
- Prima edizione: settembre 2019
- Formati: brossura
- Prezzo: 13,00 €
Sinossi
Prima che nascesse la bambina, mi avevano detto che avrei dovuto aiutare. Perché sono la più grande e perché mi sono sempre comportata bene. Ma adesso non mi lasciano nemmeno toccarla, papà dice che è molto fragile e noi due non siamo per niente delicate. Poi ride. Mamma sbadiglia, io mi offendo e Castro nemmeno ascolta, guarda dalla finestra con espressione concentrata. Dalla casa non si vede, ma da quel lato c’è il posto dove muoiono gli uccelli.
I protagonisti di questi racconti vivono ai margini dell’abisso personale, quel luogo dove può accadere l’imprevedibile. In una campagna crepuscolare, tre giovani sorelle compiono un misterioso e macabro rito; un’anziana signora ossessionata dalla telenovela del pomeriggio comincia a sentire un brusio provenire dal televisore; un nonno autoritario rivela tutta la propria fragilità durante la visita mensile dal barbiere insieme al nipote; due bambine annoiate che passano l’estate con i loro genitori sulla costa trovano nel posto dove muoiono gli uccelli un’inquietante fonte di distrazione. Dieci racconti ipnotici, una prosa puntuale e tenace, una tensione sotterranea che esplode nell’inaspettato, nella sorpresa, nell’ossessione. Storie su equilibri sottili e rapporti, spesso famigliari, tesi all’estremo, Il posto dove muoiono gli uccelli mostra il rovescio inavvertitamente sinistro delle situazioni quotidiane più banali, trasformando il suo giovane autore in una delle voci più interessanti e riconoscibili dell’attuale panorama letterario argentino.
Un narratore solido, con un notevole controllo della lingua, ma capace anche di momenti di intensa follia.
Mariana Enríquez