Tomás González

Prima c’era il mare

  • Collana:
  • Titolo originale: Primero estaba el mar
  • Traduzione di: Sara Papini
  • ISBN: 978-88-95492-43-8
  • Pagine: 144
  • Prima edizione: novembre 2016
  • Formati: brossura
  • Prezzo: 14,50 €

Sinossi

Quando usciva da quattro o cinque giorni di fila sotto gli effetti dell’alcol, un campanello d’allarme lo portava a ricomporsi. Riprendeva il lavoro nella tenuta, si alimentava bene e cercava di aggiustare la relazione sempre più instabile con Elena. Era un ciclo infinito di luce e tenebre, forse simile alla navigazione senza ritorno attraverso mari sconosciuti, e J., per lo meno quando era sbronzo, sentiva che ogni volta arrivava in posti dov’era sempre più solo, più vulnerabile e libero.

J. ed Elena decidono di lasciare Medellín, gli agi e gli eccessi della città per stabilirsi in una proprietà lontana da tutto e iniziare così una nuova vita in una casa di fronte al mare, su una remota e selvaggia costa tropicale nel nord della Colombia. Ribelli e bohémien, i due giovani inseguono il sogno primigenio dell’evasione, di una vita autosufficiente, di un contatto più profondo e autentico con la natura. Ma le piccole, inevitabili sconfitte a cui andranno incontro, il clima brutale e il rapporto difficile, teso, presto insanabile, con la popolazione locale faranno scivolare la coppia in una realtà di crescente malessere, trasformando la loro ostinata ricerca del paradiso perduto in un inferno di insensatezza e di deriva.
Basato su un fatto realmente accaduto, Prima c’era il mare è il drammatico e mordace racconto di un inganno, una riflessione sulla violenza dei rapporti umani e l’idea che l’uomo possa controllare il proprio destino.

Leggendolo si ha l’impressione che Tomás González sia uno scrittore di grande purezza.
Elfriede Jelinek

Un romanzo pieno di tensione, uno studio implacabile sui difetti di ognuno.
Juan Gabriel Vásquez

Autore

Tomás González

Tomás González è nato a Medellín, Colombia, nel 1950. Prima c’era il mare segna il suo debutto nella narrativa, nel 1983; tradotto nelle principali lingue europee, il romanzo è stato finalista all’Independent Foreign Fiction Prize 2015.

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