Da uno degli scrittori più innovativi della recente letteratura messicana, un romanzo surreale e visionario che suggerisce uno spazio di ribellione all’assurdità del presente.
Juan Pablo Villalobos
Juan Pablo Villalobos è nato nel 1973 a Guadalajara, Messico. Ha vissuto in Spagna per diversi anni, prima di trasferirsi in Brasile. Dopo il successo internazionale del suo esordio, Il bambino che collezionava parole (Einaudi 2012), il suo secondo, esilarante romanzo, Se vivessimo in un paese normale, è stato inserito dal Guardian tra i migliori testi del 2013 e l’Independent ha scritto: “Un romanzo gloriosamente eccentrico, che celebra il fantastico e gioca con il concetto di realismo magico. Ma quello che più impressiona è l’originale, laconico stile usato da Villalobos ed è ciò che lo rende uno scrittore eccezionale”.